L’ “Orchestra filarmonica di Udine”, fu uccisa dalla politica regionale perché c’era “un Udine di troppo” e stava diventando troppo famosa?

da un articolo del settimanale IL FRIULI del  7 ottobre 2017:

è stata la nostra prima ‘Sinfonica’, attiva fino al 2000 con 50-100 elementi. Nella seconda metà degli anni ’90, l’Orchestra Filarmonica di Udine – dell’allora presidente Pietro Zanfagninisi fa conoscere e apprezzare anche oltre i confini regionali, in particolar modo sotto la guida di Anton Nanut, garantendo tra l’altro la prima programmazione musicale del ‘Teatro Nuovo’, inaugurato dalla stessa Orchestra nel 1997 con un concerto memorabile.
(…)   il 18 ottobre 1997 l’orchestra arriva al momento più importante della sua storia: l’inaugurazione del Teatro Nuovo ‘Giovanni da Udine’, attesa da decenni, con l’Ottava di Mahler diretta dal maestro Nanut. Seguono inviti in giro per l’Europa (anche a Sarajevo, durante la guerra dei Balcani) e progetti specifici, come quelli con Uto Ughi.

Poi lo stop. Qualcuno – precisa la presidente – a un certo punto decise che la Filarmonica non andava più finanziata (…)”

……………………

COMMENTO

“Qualcuno” dettò lo stop all’orchestra diretta da Nanut (forse la fama crescente dell’orchestra sinfonica udinese iniziava ad oscurare il teatro lirico Verdi di Trieste e/o forse c’era un “Udine” di troppo nel nome di questa splendida realtà musicale?) e incominciarono i giri di giostra …..fino ad arrivare al nuovo Stop di oggi, 20 maggio 2019….

13 dicembre 2010    – “La Sinfonica protesta a Udine: ci trattano come spazzatura”

23 dicembre 2013 – “Un pinocchio gigante accoglierà questo pomeriggio, alle 17,  al teatro nuovo Giovanni da Udine, gli invitati al concerto di Natale offerto, gratuitamente, dai 40 musicisti dell’Orchestra sinfonica del Friuli rimasti senza lavoro. (…)

e non era ancora finito il giro di giostra…..

La  nostra solidarietà agli orchestrali licenziati e senza stipendio, assieme al rimpianto per il primo assurdo stop politico, quello all’orchestra sinfonica udinese degli anni 90, a cui poi seguirono   altri stop e troppi anni di pasticci politici regionali.  

Il Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli