Fondi ministeriali alle Università – quando la distribuzione solo in base al merito e il costo standard per studente?

Dalla ” classifica CENSIS università italiane”  (edizione 2019/2020) risulta:

Medi atenei italiani (tra 10.000 e 20.000 iscritti) – “(…) La terza posizione in classifica è condivisa dagli atenei friulani: l’Università di Trieste e l’Università di Udine ottengono lo stesso punteggio pari a 91,2. Sono entrambe in ascesa, provenendo dalla quarta (Trieste) e dalla nona posizione (Udine): borse di studio, strutture per gli studenti, comunicazione e servizi digitali sono per ciascuno dei due atenei gli indicatori che, con diversa intensità, hanno agevolato la loro scalata della classifica. (…)”

Inoltre, ci risulta che:

A) il numero degli iscritti alle due università regionali è uguale o di pochissimo distante.

Università di Udine   (ultimo anno accademico riportato sul sito: 2017/2018) Università di Trieste ( seleziona “studenti”; è riportato “solo” l’anno accademico in corso: 2018/2019)

B) La distribuzione del fondo ministeriale è per la quasi totalità effettuata in base al criterio del “COSTO STORICO”, ossia al costo storico di quando l’Università di Udine aveva solo 9.000 iscritti  e l’Università  di Trieste molti in più rispetto ad oggi: è in base a questi dati ( che  risultano non essere mai stati  aggiornati dal MIUR) che l’Università di Trieste incassa dal Fondo ministeriale ben 14 milioni di euro in più rispetto a quanto ottiene l’Università di Udine a parità di numero iscritti!!!

14 milioni di euro sono una montagna di soldi con cui “fare ricerca”, “aprire nuovi laboratori”, “garantire un maggior numero di borse di studio”“aprire nuovi corsi di laurea”, ecc. ecc.
Soldi che Trieste ha in più rispetto a Udine (a parità di numero di iscritti e di classifica CENSIS anno 2019/2020): tenendo conto del “costo standard” per studente, che ci risulta il MIUR si ostini a non voler applicare nella distribuzione dei fondi ministeriali alle Università, ben altri sarebbero i fondi attribuiti a queste due Università.

Dopo una lunga battaglia friulana, nel 2011 la regione aveva approvato una legge regionale che prevedeva anche una perequazione a favore dell’Università friulana: che fine ha fatto la legge regionale nr. 2/2011 e in particolare il suo articolo 6 bis punto 2. ? 

Che Trieste “non molli l’osso” del super-finanziamento ministeriale e difenda il criterio del “costo storico”, è comprensibile, ma la “Giunta Fedriga” vuole continuare ad essere  la Giunta (regionale??) della sola città di Trieste, come è stata la precedente “Giunta Serracchiani” per ben cinque anni, o ritiene di intervenire perequando  almeno in parte i fondi ministeriali a vantaggio dell’Università friulana?

Anche i friulani votano….. e sono il 95% della popolazione regionale!!

Così il settimanale ILFRIULI.IT  in un suo articolo dal titolo  “Più soldi per l’ateneo friulano”