DA UNA INTERVISTA GIORNALISTICA A ANGELO BORRELLI:
“Inoltre, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha detto chiaramente: «Si deve uscire lo stretto necessario e anche chi va a piedi deve portare l’autocertificazione». E riguardo lo sport all’aperto, che come visto è consentito a determinate condizioni, Borrelli ha chiesto di tenere a mente un’altra considerazione: «In caso di incidente è molto più difficile essere curati anche perché bisogna evitare in ogni modo di andare nelle strutture ospedaliere e nelle cliniche “
12 marzo 2020
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COMMENTO:
L’intervista è del 12 marzo 2020 ma estremamente significativa…..
Ricordiamo che da metà febbraio risultano essere state sospese e “rinviate a data da definirsi” in regione Friuli – VG “tutte” le visite mediche ( e controlli) già programmate non ritenute urgentissime; idem gli interventi chirurgici già programmati ma non ritenuti urgentissimi. Le analisi del sangue sono state sospese…salvo quelle ritenute urgentissime.
Insomma vietato avere patologie (magari gravissime) diverse dal corona virus!!
Alla fine quante saranno le “MORTI COLLATERALI” al corona virus per assenza di cure e/o diagnosi?
Scrive Laura Matelda Puppini: “(…) e non vorrei che si dovessero contare dei morti per mancanza di cure come “effetto collaterale” delle misure per contenere il coronavirus, a causa del superlavoro su di un fronte solo. (…)”
Una domanda a cui le Istituzioni regionali e nazionali dovrebbero dare una celere risposta e alla quale non hanno ancora risposto, salvo chiedere alla forestale di controllare i sentieri di montagna (sia mai che un “untore” percorra “del tutto isolato” qualche via di cresta!!)…..
Se in Italia e in Regione manca personale sanitario (medici e infermieri in primis) la responsabilità è TUTTA della politica e non certo di “chi esce con il cane” o “dei bambini relegati in casa” o degli “untori” che in solitaria percorrono vie di cresta nelle Alpi friulane !!