Verrà superata presto l’era dell’energia proveniente da fonti fossili?
di Giancarlo Castellarin
Mi si permetta come appassionato di Storia dell’Energia, di porgere questo confronto sui due sentieri di Ricerche e Applicazioni considerati al momento i più suscettibili nel Pianeta di far avanzare nell’argomento. Queste perché si pensa che l’era del petrolio debba finire come quella del carbone e degli altri fossili che inquinano non solo coi loro prodotti di combustione.
Il primo sentiero ormai è decenni che procede lentamente anche se nell’ultimo triennio in modo più accelerato, soprattutto in Cina con il reattore chiamato EAST e nel Centro Ricerche in Francia in una località della Alta Provenza ad opera del Consorzio di una trentina di Paesi dell’ONU con il reattore chiamato ITER, basati su Tokamak che con l’alto campo magnetico che produce, separa la zona di fusione ad altissima temperatura dal resto del reattore rendendo governabile l’insieme.
I Cinesi affermano che il loro reattore denominato anche HL-2M dovrebbe dimostrarsi industrialmente funzionante entro la fine dell’anno. Si tratterebbe dell’opzione simile a quella che viene realizzata in Provenza vale a dire del reattore funzionante a temperature di oltre 100 milioni di gradi , circa 5 volte superiore alla temperatura del nucleo centrale del sole.
Ma ultimamente una seconda tecnologia viene sviluppata in Australia e percorso un sentiero completamente diverso e che non applica più la fusione del trizio e deuterio per produrre Elio, ma parte da una fusione realizzata attraverso due laser ad altissima frequenza di recente invenzione, dovuta a due studiosi che hanno ottenuto il premio Nobel, che provoca la fusione di Boro con H2, producendo sempre il gas Elio. Soluzione che ai più ultimamente sembra molto più pratica, meno costosa, molto produttiva e completamente sicura, delle soluzioni di cui al primo sentiero con temperature alte ma abbordabili come spiegano le innumeri inserzioni di Google. Merita attenzione “Meet the father of the Boron –Hidrogen Laser-fusion reactor”. Ora il dott. Hora ideatore del nuovo sistema, sta svolgendo conferenze in Germania. Mi auguro che anche l’Università di Udine sia presente a qualcuno di questi convegni, come deve essere trattandosi di fondamentale scienza applicata che presto entrerà nel mercato anche delle professionalità non solo delle tecnologie.
Giancarlo Castellarin
dott. in Scienze ambientali