Perchè la Giunta regionale di Massimiliano Fedriga non si sta minimamente impegnando per pretendere dalla RAI il rispetto dei diritti linguistici della minoranza linguistica friulana?
In regione non c’è solo il porto di Trieste per il quale la Giunta regionale Fedriga si sta spendendo moltissimo a Roma sia con il Governo che in Parlamento!!
L’autonomia speciale regionale si difende difendendo i diritti linguistici delle minoranze linguistiche che vivono in regione, in primis quella più numerosa: la minoranza friulana. Oggi così non è!!
In altre Regioni e Province Autonome, i diritti delle minoranze sono salvaguardati in ben altro modo nell’ambito del servizio pubblico radiotelevisivo. Non è accettabile che in Friuli-Venezia Giulia il tema non si affronti con la dovuta serietà e le norme vigenti non vengano rispettate.
…………………………
14 gennaio 2022
(…) «Massimiliano Fedriga è presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Piero Mauro Zanin è vice coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Possibile che, nei loro autorevoli ruoli a livello italiano, non siano riusciti ancora ad ottenere una convenzione con la Rai in grado di tutelare adeguatamente il friulano – si chiede Bidoli –? C’è davvero il proposito, e il conseguente impegno, ad arrivare a questo risultato? O il loro “peso” non è sufficiente?». (….)
(…) e alla piena applicazione della Convenzione sulla lingua friulana nel servizio pubblico radiotelevisivo. «La nuova Convenzione, infatti, non solo non affronta la questione dell’istituzione, presso la sede Rai di Udine, di una struttura autonoma dedicata alla radio e alla televisione in lingua friulana, come legittimamente richiesto dalla comunità di lingua friulana sull’esempio di altre realtà regionali, ma non è neppure applicata pienamente, in particolare per la parte relativa alla programmazione radiotelevisiva con ore concesse in più rispetto a quelle previste nei precedenti accordi, ma di cui non c’è riscontro», ricorda Bidoli. L’ultima convenzione ha previsto un aumento delle risorse per ampliare le trasmissioni radiotelevisive in lingua friulana. Eppure, «nonostante i fondi aggiuntivi, la programmazione televisiva Rai in lingua friulana negli ultimi mesi rimane limitata. Come vengono spese le risorse? E quando sarà possibile vedere un palinsesto strutturato, come accade normalmente in tutte le reti – si chiede il consigliere del Patto per l’Autonomia –? In altre Regioni e Province Autonome, i diritti delle minoranze sono salvaguardati in ben altro modo nell’ambito del servizio pubblico radiotelevisivo. Non è accettabile che in Friuli-Venezia Giulia il tema non si affronti con la dovuta serietà e le norme vigenti non vengano rispettate. La Regione, garante dei diritti della minoranza friulana, si attivi subito anche su questo fronte facendosi portavoce di richieste precise e puntuali sulle quali tutto il Consiglio regionale era concorde». Ormai tre anni e mezzo fa, il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia aveva chiesto un aggiornamento contenutistico della convenzione Stato-Rai relativa alla Regione Friuli-Venezia Giulia con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Moretuzzo e Bidoli già allora sollecitavano ulteriori impegni tra cui il riconoscimento dell’autonomia finanziaria e gestionale della sede Rai del Friuli-Venezia Giulia, funzionale al raggiungimento di una maggiore programmazione in lingua friulana conseguente anche a investimenti strutturali adeguati nella sede di Udine. «A parole tutti riconoscono l’importanza di questa battaglia, nei fatti no», conclude Bidoli.