Dal sito di “Patto per l’autonomia”:
Tagliamento (pattoperlautonomia.eu)
“(…) «Il dibattito sul Tagliamento sta prendendo una direzione pericolosa – afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo –: un conto è discutere di come coniugare la sicurezza degli abitanti dei Comuni del basso corso con la tutela della naturalità del fiume, entrambi obiettivi fondamentali che non possono essere tenuti in considerazione uno a scapito dell’altro; un altro conto è pensare di intervenire pesantemente con opere impattanti per continuare a consumare suolo per nuove lottizzazioni, inseguendo un modello di sviluppo insostenibile e fuori dalla storia.” (…). Noi ribadiamo che è necessario fare uno sforzo ulteriore per trovare una soluzione comune, che tenga in considerazione le esigenze di tutte le comunità rivierasche e faccia di questo fiume straordinario un vero elemento di sviluppo del territorio, nel segno della naturalità e della sostenibilità. (…)”
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La risposta non può che essere negativa. Purtroppo è questo che sta richiedendo chi vuole opere impattanti nel Medio Tagliamento, nel mentre nella Bassa friulana contemporaneamente non vuole realizzare i canali scolmatori previsti da tutti gli studiosi alla foce del Tagliamento, canali che salverebbero molte vite umane in caso di piena del fiume (due interventi che il Laboratorio Tagliamento aveva individuato e che riguardano i canali scolmatori in sx Tagliamento da realizzarsi nella bassa friulana)
NO alla lottizzazione nell’area golenale della foce del fiume Tagliamento! Si approvi una legge regionale che la proibisce. Le aree golenali sono aree di espansione laterali delle acque che vanno mantenute a difesa delle vite umane.
SI al rispetto di questo straordinario fiume che può essere un importante elemento di sviluppo turistico – economico “eco-sostenibile” sull’intera asta del fiume.
Comitato per l’autonomia e lo sviluppo del Friuli