TAV TRIESTE-VENEZIA? PROGETTO GIA’ RESPINTO E DA ARCHIVIARE!

 

TAV  TRIESTE-VENEZIA

Ancora una volta a Trieste la Giunta regionale ritorna a parlare di un progetto già bocciato, ossia del TAV (Treno ad Alta Velocità) Trieste-Venezia: perché viene riproposto di nuovo?

V O N DE !    V O N DE !  V O N DE !

“Durissima critica infine dal capogruppo in Consiglio regionale del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo:  “Si metta definitivamente da parte l’anacronistico progetto dell’Alta Velocità, autentica idrovora di risorse pubbliche e di territorio i cui benefici rischiano di essere ben poca cosa rispetto agli impatti negativi, ma sul quale, invece, oggi si è dichiarato più che possibilista l’assessore Pizzimenti e decisamente favorevole, pochi mesi fa, il presidente Massimiliano Fedriga. Si investa piuttosto sulla rete esistente con un progetto di ampio respiro che ne migliori l’affidabilità, rispondendo alle esigenze dei suoi utenti con un servizio finalmente adeguato”.

E così il Consigliere regionale Cristian Sergo (M5S):

Parliamo di velocizzazione? Nel 2016 il Freccia Bianca copriva la tratta Trieste – Venezia in 1 ora e 24 minuti, secondo quanto affermato da RFI, nell’ipotesi migliore, arriveremmo a una percorrenza dai 6 a 10 minuti in meno, quando potenziando la linea esistente otterremmo un recupero di 7 minuti. All’Assessore Pizzimenti – conclude l’esponente pentastellato – chiediamo, prima di fare ragionamenti su qualsiasi progetto e di auspicare la futura realizzazione della TAV da 8 miliardi, di rivedere il Piano dei trasporti e della logistica: basti pensare che nel giro di pochi minuti abbiamo quattro stazioni tra Monfalcone, Trieste Airport, Cervignano e la nuova fermata prevista a Latisana. Su questo, sul miglioramento tecnologico, sull’eliminazione dei passaggi a livello, giusto per fare degli esempi, bisogna lavorare prima di pensare a spendere milioni in progetti che già oggi sappiamo non essere necessari. Basti pensare che l’obiettivo prefissato dalla velocizzazione della linea era quello di collegare le due città in un’ora, i risultati presentati oggi ci dimostrano che, nonostante 1,5 miliardi di euro e ferite pesanti sul territorio, la previsione è di metterci un’ora e diciotto minuti. Più di così non capiamo cosa occorra alla politica per prendere la decisione giusta”.

E così il Consigliere regionale Igor Gabrovec ( Slovenska Skupnost):

Ssk: Gabrovec, galleria Tav in Carso follia economica e ambientale
05/05/2020, 16:07

(ACON) Trieste, 5 mag – L’idea quantomeno bizzarra di scavare una galleria ferroviaria di decine di chilometri nel ventre del Carso, tra Monfalcone e Aurisina, ricorda molto la fenomenologia dei fiumi carsici: all’improvviso scompare, per riaffiorare nuovamente ogni qualvolta le ex Ferrovie dello Stato si mettono a narrare i loro progetti per il futuro. Così è stato recentemente nel corso di un’audizione in Consiglio regionale, dove i rappresentanti delle ferrovie hanno nuovamente riproposto la variante sotterranea del Carso”.
Lo scrive in una nota Igor Gabrovec, esponente regionale della Slovenska Skupnost.
“Va ricordato che le comunità locali, così come le amministrazioni comunali, hanno sempre espresso negli anni il loro parere contrario a tale progetto, motivandolo con argomenti di natura geomorfologica ed economici. A fronte di un recupero in termini di tempi di percorrenza nell’ordine di poco più di cinque minuti – riflette Gabrovec – si andrebbe a intraprendere lo scavo di una galleria del costo stimato in quasi un miliardo di euro per guadagnare, sottolineo, pochi minuti”. (…)

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L’alta velocità ferroviaria tra Trieste e Venezia NON SERVE e la politica regionale lo sa, come  sa anche  che:

  1. non c’è bacino d’utenza che  ne giustifichi la realizzazione; quanti biglietti alla stazione di Trieste vengono giornalmente “staccati” per Venezia o l’aeroporto regionale? A questa domanda nessuno ha mai voluto risponderci….per ovvi motivi! Il TAV è funzionale al solo trasporto passeggeri…..che non ci sono! E non ci sono perché in questo specifico caso, serve solo una città di 200 mila abitanti; e le merci hanno necessità di ALTA CAPACITA’ e non di alta velocità!
  2. la sua costruzione creerebbe uno spaventoso disastro ambientale;
  3. la chiusura di quasi tutte le fermate nella “Bassa Friulana” penalizza gli abitanti della pianura friulana favorendo i pochi passeggeri triestini che comunque hanno a disposizione molti  treni diretti a Venezia.  La “tanto sbandierata” fermata all’aeroporto regionale di Ronchi dei Legionari è al servizio dei soli triestini e ci risulta pochissimo utilizzata sia in partenza che in arrivo, ossia un flop ….;
  4. gli 8 miliardi di euro che si vorrebbero “buttare al vento” per guadagnare “forse” OTTO MINUTI o poco più di percorrenza sulla linea Trieste-Venezia, potrebbero essere meglio spesi per migliorare l’intera linea ferroviaria regionale e in particolare per migliorare e velocizzare la principale linea ferroviaria regionale, ossia la “Gorizia-Udine-Pordenone”,  linea sempre dimenticata e poco finanziata dalla politica regionale triestinocentrica, pur essendo la linea ferroviaria principale e centrale della regione, con  Udine  il centro   ferroviario regionale nevralgico sia per le merci che per i  viaggiatori.  Ricordiamo  che il porto di Trieste risulta utilizzare quasi esclusivamente la linea ferroviaria Cervignano, Udine, Tarvisio.  Ricordiamo che da anni a Udine si sta chiedendo, senza avere una seria risposta dalla politica,  di eliminare alcuni passaggi a livello che dividono a metà la città, bloccando anche le autoambulanze per più di 20 minuti….

UNA DOMANDA: ma è così essenziale arrivare a Venezia 10 minuti prima?  Cambia forse la vita al viaggiatore arrivare 10 minuti prima a Venezia (tanto quasi sempre deve comunque attendere la coincidenza!)? Perché non investire i ben otto miliardi ( una cifra enorme) in qualcosa di più utile per i cittadini? Ad esempio nella sanità regionale che è stata disastrata da 10 anni di tagli indiscriminati….

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Aggiornamento del 15 maggio 2020:

“L’ammodernamento della linea ferroviaria Venezia-Trieste è un progetto di interesse nazionale che deriva dagli accordi Stato-Regione presi in passato e non va attribuito a questa amministrazione. Si tratta di una iniziativa che, dopo anni di silenzio assoluto, abbiamo voluto rendere pubblica. Per questo andremo nei numerosi territori coinvolti per raccogliere spunti e valutazioni nel più ampio spirito di trasparenza e partecipazione”

Lo ha affermato l’assessore a Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti a conclusione del dibattito in Consiglio regionale su una mozione presentata sull’argomento. (….)”:  da un articolo del quotidiano on-line FriuliSera.it

Commento: Assessore Pizzimenti….dov’era quando tutto il territorio regionale interessato respingeva questo progetto e lottava perché fosse affossato?