Il 2 e 3 ottobre si visiteranno esclusivamente “CASTELLI FRIULANI”!!
“Castelli Aperti FVG: 15 dimore per scoprire la storia della regione il 2 e 3 ottobre”
Tratto da: Castelli Aperti FVG: 15 dimore per scoprire la storia della regione il 2 e 3 ottobre – Friulisera
“(…) Sono 15 le dimore che apriranno le porte sabato 2 e domenica 3 ottobre grazie al lavoro del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia tra cui il gradito ritorno di Palazzo Panigai Ovio di Pravisdomini (PN). Sono dodici manieri in provincia di Udine: Castello di Aiello, Castello di Ahrensperg (Pulfero), Castello di San Pietro di Ragogna, Castello di Strassoldo di Sopra, Castello di Strassoldo di Sotto, Castello di Villalta (Fagagna), Casaforte la Brunelde (Fagagna), Rocca Bernarda (Premariacco), Palazzo Steffaneo Roncato (Crauglio di S. Vito al Torre), Castello Savorgnan di Brazzà (UD), Palazzo Romano (Manzano), Castello di Flambruzzo (Rivignano Teor). In provincia di Pordenone, oltre a Palazzo Panigai Ovio, aprirà il Castello di Cordovado, mentre in provincia di Gorizia sarà visitabile la Rocca di Monfalcone. (…)”
Commento:
In realtà i Castelli storici visitabili il 2 e 3 ottobre ( ma anche quasi tutti quelli non visitabili!) si trovano tutti in Friuli e dunque appartenenti alla storia del Friuli. Corretto sarebbe dunque fare riferimento nella presentazione ufficiale dell’evento, esclusivamente al Friuli e alla sua storia.
Sull’altare del sacro dogma della unitarietà regionale, al solito, si cancella il Friuli: ossia la quasi totalità del territorio regionale!
Nella presentazione ufficiale dell’evento, infatti, si cancella il Friuli e si fa riferimento esclusivamente alla regione “meramente amministrativa” inventata nel 1947 con la Costituzione repubblicana (art. 131 Cost), Costituzione firmata il 17 dicembre 1947 da Enrico De Nicola, controfirmata dal Presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini e dal Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi.
Fino al 17 dicembre 1947 esistevano solo il Friuli e Trieste ( che nel 1947 non era per altro ancora Italia ma TLT zona A; ritornerà sotto l’amministrazione italiana solo nel 1954).
E’ chiedere troppo “pretendere“ il rispetto del Friuli e della sua storia, castelli storici inclusi? Per i “regionalisti” di casa nostra, impegnatissimi a cancellare il Friuli, sostituendolo con l’impronunciabile acronimo FVG….sicuramente Sì!
Non è un problema di campanilismo ma un problema di rispetto della storia del Friuli, dell’identità friulana di cui fanno parte anche il patrimonio architettonico storico friulano, e delle minoranze linguistiche storiche che su questo territorio vivono.