“I trasporti erano e sono rimasti il buco nero delle misure di prevenzione anticovid”.
https://www.tuttoscuola.com/pandemia-dai-bisogni-della-scuola-alle-non-decisioni-di-governo-e-regioni/?vgo_ee=TS2DSBjO7fDSVhRCXXvg8sdRUG%2Bfqtj4LIhi%2FExmfco%3D
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Vogliamo smetterla di colpire la scuola quando in questo settore è già stato fatto tutto il possibile e il numero dei tamponi positivi risulta essere uno dei più bassi tra i vari settori su cui intervenire per contenere il virus?
Se il trasporto scolastico presenta problemi non si risolve il problema con la didattica a distanza o facendo entrare gli allievi alle nove di mattina a scuola. Si risolve aumentando i bus e acquistando (O PRENDENDO A NOLEGGIO) Bus a due piani (chissà se la politica lo sa che esistono anche i bus a due piani?).
E i treni metropolitani ci sono solo a Milano, Roma e Napoli! Chiudiamo le scuole di TUTTA Italia per risolvere i problemi dei trasporti delle grandi aree urbane italiane, quando è noto che l’Italia è principalmente composta da tanti piccoli e medi Comuni in cui spesso gli studenti delle scuole superiori vanno a scuola a piedi o in bicicletta o in motorino?
BASTA PENALIZZARE LA SCUOLA PERCHE’ LA POLITICA E’ INCAPACE (O FORSE NON VUOLE?) RISOLVERE IL PROBLEMA DEI TRASPORTI PUBBLICI!!
Una politica che continua a parlare e blaterare di “Treni ad alta velocità” nel mentre il trasporto che veramente serve ai cittadini (quello richiesto dai pendolari) è in condizioni disastrose ed è stato penalizzato in maniera pesantissima dalle linee TAV. Linee TAV che oltretutto possono essere tranquillamente sostituite da linee aeree interne a basso costo. Da Milano a Roma ( o da Trieste a Milano) ci si va in aereo con un volo interno: il treno deve servire soprattutto i pendolari oggi dimenticati dalla politica nazionale e regionale, che risultano al servizio solo della grande industria del cemento che spinge sempre solo per le grandi opere inutili e devastanti.
In conclusione, come scritto nell’articolo pubblicato da “tuttoscuola”:
“Insomma, il Covid non è più una novità, ormai, ma un’emergenza che fronteggiamo da mesi, al punto che è lecito domandarsi se possa essere considerata ancora tale, mentre, invece, i limiti organizzativi permangono in tutta la loro gravità. Continuare a far leva sulla scuola, invece che sull’organizzazione complessiva, è l’equivalente della cura dei sintomi, in assenza di interventi sulle cause.“
Segnaliamo alla Politica regionale e al Presidente di regione Massimiliano Fedriga:
“Confcooperative Fvg: gli operatori dei pullman turistici pronti a intervenire in sostegno del trasporto pubblico in difficoltà. I nostri mezzi sono fermi e gli autisti in Cassa integrazione….(…)” – (fonte: settimanale “IL FRIULI” del 23 ottobre 2020, pagina 11)
GIU’ LE MANI DALLE SCUOLE
E DALLA ISTRUZIONE PUBBLICA!!
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Statuto speciale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia
TITOLO II
POTESTÀ DELLA REGIONE
Capo I
Potestà legislativa
Art. 4
In armonia con la Costituzione, con i principi generali dell’ordinamento giuridico della Repubblica,(4) con le norme fondamentali delle riforme economico-sociali e con gli obblighi internazionali dello Stato, nonché nel rispetto degli interessi nazionali e di quelli delle altre Regioni, la Regione ha potestà legislativa nelle seguenti materie:
(…)
11) trasporti su funivie e linee automobilistiche, tranviarie e filoviarie, di interesse regionale;
(…)
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BUONA LETTURA
Trasporti e Covid, il caos: inutilizzati 180 milioni. E i pullman privati restano nelle rimesse
Mezzi stipati ma gli enti locali «proteggono» il monopolio sul territorio. Il caso dell’imprenditore Saija: offre i servizi a 735 Comuni, nessuna risposta
https://www.corriere.it/politica/20_ottobre_29/covid-caos-trasporti-inutilizzati-180-milioni-pullman-privati-restano-rimesse-6c9f567a-1959-11eb-b299-55dcc243e9fe.shtml?fbclid=IwAR3IDVvrGtWVRsy8hToj2OTPLW6L41DqUiJ0IQjUl0QFLYrRBJSQ4rGaY5U