Legge Elettorale: Tatjana Rojc, tutela per sloveni in Parlamento.
Ancora una volta, la minoranza linguistica slovena di Trieste cerca di violare la Costituzione italiana e la L. 482/99, pretendendo un vantaggio e un diritto negato alle altre 11 minoranze linguistiche storiche riconosciute e tutelate che vivono all’interno dei confini dello Stato italiano?
Pare proprio di Sì!!
La Costituzione italiana – diversamente dalla Costituzione Slovena – non prevede una rappresentanza garantita in Parlamento a favore delle 12 minoranze linguistiche storiche riconosciute con l’art. 2 della L. 482/99.
Ma la minoranza linguistica slovena di Trieste, insiste di nuovo e pretende una rappresentanza garantita in Parlamento: egoisticamente risulta guardare solo alla sua minoranza dimenticando che i sardi sono ben un milione e i friulani 600 mila.
Quanti sono i cittadini regionali di lingua slovena? Sicuramente moltissimi di meno delle popolazioni sarde e friulane riconosciute minoranza linguistica storica. Minoranze, queste ultime, prive del diritto di rappresentanza in Parlamento. E prive anche di ogni possibilità di eleggere “loro” rappresentanti stante le attuali leggi elettorali che favoriscono i grandi partiti nazionali italiani e penalizzano i “piccoli movimenti e partiti di raccolta” delle minoranze linguistiche.
Perché mai gli sloveni della nostra regione dovrebbero avere quanto è negato alle minoranze linguistiche sarda e friulana, ossia una rappresentanza “garantita” in Parlamento?
O questo diritto di rappresentanza in Parlamento (come prevede la Costituzione Slovena) viene riconosciuto a favore di tutte e 12 le minoranze linguistiche storiche, oppure siamo in presenza di una chiara e pesantissima discriminazione a danno dei diritti linguistici delle altre 11 minoranze linguistiche, in primis dei sardi e dei friulani, ossia delle due più numerose minoranze linguistiche che vivono in Italia.
Si legge nell’articolo pubblicato sul quotidiano Friulisera.it che “In un eventuale sistema proporzionale, lavorando sui collegi e sulle soglie di sbarramento, evitando dispersioni di voti sul territorio interessato, è possibile trovare delle soluzioni”, ossia?
Quel “lavorando sui collegi” non ci piace per nulla!!
Ricordiamo che il territorio in cui vive la minoranza linguistica storica friulana va rispettato ai sensi di trattati internazionali sottoscritti anche dallo Stato italiano, e che questa minoranza ha già subito, ufficialmente per favorire la minoranza linguistica slovena regionale, l’istituzione di un “collegio elettorale TRIESTINO extra-large” che ha penalizzato pesantemente il Friuli diventato portatore di voti a favore dei candidati triestini …..
VONDE DISCRIMINÂ I FURLANS!!!