NUOVE SERVITU’ PER IL FRIULI – Comunicato Stampa

 

Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl

Comunicato stampa
7 maggio 2019

NUOVE SERVITU’ PER IL FRIULI

Non è un problema di modello di accoglienza, non è un problema di come si vuol vedere il problema dei migranti, sia problema o opportunità, ma perchè il Friuli deve farsene carico anche per conto di altre Regioni, di altri territori?

L’assessore regionale alla sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha dichiarato la disponibilità della Giunta Fedriga a trasformare la nostra terra in un centro di raccolta degli immigrati irregolari sparsi in giro per l’Italia.

I casi sono due: o si vuole approfittare dell’opportunità data dai migranti per contrastare il calo demografico e il fabbisogno di manodopera con un vero e proprio ribaltamento della politica della Lega o, molto più probabilmente, si pensa di militarizzare per l’ennesima volta la nostra Regione aumentandone di fatto l’insicurezza, perchè non si vedono progetti di integrazione ma solo di improbabili espulsioni, compiacendo i vertici nazionali che in questo modo mettono il problema degli immigrati “sotto il tappeto”, nel lontano Friuli, di fatto con la riedizione di nuove servitù.
Ancora una volta sulla pelle dei friulani!

per il “Comitato per l’Autonomia e il Rilancio del Friuli”
il presidente
Paolo Fontanelli

FIUME TAGLIAMENTO: UN PATRIMONIO AMBIENTALE UNICO IN EUROPA IGNORATO DALLA POLITICA REGIONALE!!

 © Arno Mohl

Tagliamento dal_ponte_di_Pinzano

16-05-17 2

Le splendide fotografie del fiume Tagliamento sono tratte dal sito del Comitato A.R.C.A.

Il Friuli ospita bellezze  ambientali uniche in Europa. Una di queste è il fiume Tagliamento. 

Dovrebbe essere dichiarato “Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO” e costituire un volano importante per il turismo dei territori friulani che attraversa, soprattutto nelle parti in cui è ancora integro.

 Invece  per la politica regionale pare esista solo una villa signorile costruita sul mare verso la fine del 1800 nei pressi di Trieste… 

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DAL SITO DEL COMITATO  A.R.C.A – Tagliamento panda dei fiumi

Traduzione dal sito mondiale del WWF.

“Nel nordest dell’Italia si trova un importantissimo fiume a letto ghiaioso, che conserva la naturale e morfologica complessità dinamica che deve aver caratterizzato molti fiumi alpini nel loro stato originale. […].

Per alcuni dei più importanti centri di ricerca ed università europei, il Tagliamento rappresenta una rara opportunità di investigare i processi naturali ad una scala che non può essere studiata altrove in Europa. […] Si tratta chiaramente di un sistema fluviale di importanza europea, una risorsa unica […]

Per il Programma Alpino del WWF, il sistema fluviale del Tagliamento è un simbolo, un “panda dei fiumi” che necessita della più alta protezione”.

E i nostri politici di cosa parlano? Di sbarramenti, di casse d’espansione, di autostrade…

Leggi l’articolo

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dal sito  del WWF :

Tagliamento, il fiume libero piu’ bello d’Europa

Notizie pubblicate su 12 December 2018

Il fiume Tagliamento

Il fiume Tagliamento
© WWF Austria/A. Mohl

Il WWF è da sempre in prima linea per proteggere il Tagliamento, uno dei pochi fiumi europei completamente libero di scorrere nel suo letto originale. E’ un fiume spettacolare nella sua maestosità e ricco di biodiversità.
Tutelare i fiumi e ripristinare la loro libertà di divagare naturalmente è una garanzia per la nostra sicurezza, aumenta la qualità delle acque, ci aiuta a fronteggiare i cambiamenti climatici  e protegge l’ambiente offrendoci spettacoli incredibili, purtroppo sempre più rari.
In questi mesi si sta discutendo al livello europeo sulla modifica della Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE), uno dei pochi strumenti validi per la tutela dei corsi d’acqua in Europa. In molti vorrebbero modificarla per indebolirla e renderla così inefficace. Per il Tagliamento sarebbe una perdita gravissima che vanificherebbe decenni di impegno, così come per gli altri fiumi europei ancora integri.
Tu puoi fare qualcosa: fai sentire la tua voce partecipando alla Consultazione pubblica europea sulla Direttiva. E’ un tuo diritto farlo e, se ami l’ambiente, è anche un tuo dovere. Basta compilare il questionario della campagna #ProtectWater e invitare i tuoi amici a fare altrettanto.

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LAGO DI CAVAZZO – BASTA IMBROGLI! – Lettera aperta dei “Comitati Salvalago”

LAGO DI CAVAZZO (Ud)

RICEVIAMO  DAI COMITATI “SALVALAGO”
E PUBBLICHIAMO
8 aprile 2019

Siamo con la presente a chiedervi la cortesia – e la pazienza per la lunghezza – di leggere la lettera allegata inviata a tutti gli esponenti politici della regione FVG  e a tutti i sindaci dell’Alto Friuli in merito al bando di “Concorso di idee mediante procedura aperta per l’acquisizione di una proposta ideativa finalizzata al recupero delle condizioni di naturalità del lago dei Tre Comuni”- Bando sul quale riteniamo opportuno far presente alcune considerazioni di metodo, di sostanza e di ordine generale.

Il Bando è attuativo dell’art.11 della L.R. 06.02.2018 n.3 nonché del Piano Regionale di Tutela delle Acque. 

A VOSTRA DISPOSIZIONE PER OGNI ALTRO.

Il LAGO o lo salviamo adesso noi, o NON LO SALVIAMO MAI PIÙ!

Per i Comitati Salvalago
Franceschino Barazzutti
Valentino Rabassi

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Egregio Signor Presidente della Giunta Regionale
Egregio Assessore Regionale,
Egregio Presidente del Gruppo Consiliare
Egregio Consigliere Regionale
Egregio Sindaco
Onorevoli Parlamentari della Montagna
Aurelia Bubisutti
Renzo Tondo

Siamo con la presente a chiederLe la cortesia – e la pazienza per la lunghezza – di leggere l’allegato bando di “Concorso di idee mediante procedura aperta per l’acquisizione di una proposta ideativa finalizzata al recupero delle condizioni di naturalità del lago dei Tre Comuni”, sul quale riteniamo opportuno far presente alcune considerazioni di metodo, di sostanza e di ordine generale dopo averne attentamente esaminato il testo. Il Bando è attuativo dell’art.11 della L.R. 06.02.2018 n.3 nonché del Piano Regionale di Tutela delle Acque.

Nel metodo:

Nell’incontro del 5.4.2018 tra l’allora assessore Sara Vito, i funzionari ing.Roberto Schak e ing.Anna Lutman, Aldo Daici presidente dell’UTI gemonese, Ivana Bellina sindaco di Bordano, Gianni Borghi e Dario Iuri sindaco e vicesindaco di Cavazzo Carnico e Franceschino Barazzutti dei Comitati Salvalago si stabiliva che fosse in capo alla Regione l’eleborazione e la pubblicazione del bando, ma con il coinvolgimento degli Enti Locali interessati. Ad un anno da allora siamo venuti a conoscenza dell’avvenuta pubblicazione del bando sull’elaborazione del quale non vi è stato coinvolgimento di sorta, neppure degli Enti Locali. Eppure la conoscenza – non solo reale e vissuta – dei problemi del lago sta principalmente ….in Val del Lago! Al contrario, il Consorzio di Bonifica Friulana, portatore d’interessi forti della pianura, è stato ben più fortunato della Val del Lago dal momento che il suo ex direttore generale è stato chiamato a ricoprire la carica di direttore generale proprio di quell’Assessorato che ha elaborato il bando di concorso. Un bando-aspirina per l’ammalato di cancro Lago di Cavazzo!

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3 aprile 2019: FESTA DEL FRIULI

Dal sito dell’ARLeF:

Gorizia è stata scelta quale sede ospitante la Festa del Friuli 2019 a distanza di 942 anni dalla nascita dello Stato patriarcale friulano. L’evento è programmato per Domenica 7 aprile.

Come da tradizione, i momenti più importanti della giornata saranno rappresentati dall’alzabandiera in Piazza Vittoria, dalla celebrazione della Santa Messa in friulano nella Chiesa di San Rocco e dalla cerimonia civile, a cui parteciperanno diverse autorità.

Ma il programma è ricchissimo e proseguirà per tutta la giornata: scoprilo alla pagina dedicata.

Uno speciale sulla storia del Friuli

CALENDARIO DELLE INIZIATIVE COLLATERALI DELLA FESTA DELLA PATRIA DEL FRIULI 2019

LA VIA DELLA SETA E LA “QUESTIONE FRIULI”

fotografia del Comitato

Continua la marginalizzazione del Friuli e la centralizzazione di Trieste i cui problemi sono ormai gli  unici  “problemi della regione”: il Friuli  esiste ancora? Esiste ancora “una questione Friuli? O è stata cancellata dall’agenda della politica regionale?

Riconoscimento istituzionale del Friuli: nel mentre la ex-Provincia di Trieste non è stata destrutturata dalla reforma enti locali della precedente Giunta regionale Serracchiani, il Friuli con le UTI e la cancellazione delle province è stato totalmente destrutturato con pesanti conseguenze istituzionali.  Trieste ha il ruolo di capoluogo di regione e si parla già della istituzione della “città metropolitana di Trieste”. E il Friuli? Privo di ogni riconoscimento istituzionale? Il sacro dogma della “unità regionale” continuerà a penalizzare il Friuli cancellandolo e destrutturandolo?  Il Friuli esiste è ha pari diritti di riconoscimento istituzionale della città di Trieste. Forse è arrivato il momento di cambiare registro….

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