LE TRASMISSIONI RADIO-TELEVISIVE IN LINGUA FRIULANA? DEVONO ESSERE GESTITE AUTONOMAMENTE DALLA SEDE RAI DI UDINE!

E’ finita l’epoca
delle chiacchiere politiche! 

Solo una Sede RAI a Udine, autonoma da Trieste e  con investimenti e personale adeguati, può farsi carico di tutelare in RAI  la minoranza linguistica friulana.

Le forze politiche friulane che siedono in Consiglio regionale devono “pretendere” con forza un chiaro “cambio di passo”  e “il rafforzamento della Sede RAI di Udine”, nel rispetto dell’art. 6 della Costituzione italiana e dei diritti linguistici della minoranza linguistica friulana.

I giornalisti “friulanofoni” ci sono già e sono professionalmente preparati; già esistono in Friuli ampie competenze utilizzabili per creare a Udine una struttura di programmazione che renda effettivi i diritti linguistici dei friulani in attuazione dell’art. 12 della L. 482/99.  Quello che invece risulta mancare è la “volontà politica”, sia a Roma che a Trieste, di rispettare i diritti dei Friulani  anche in RAI. 

LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA NON E’ UNA MINORANZA DI SERIE B!

Plaudiamo alla chiara denuncia in Sede Consiliare del Patto dell’Autonomia e facciamo nostre le loro richieste.

“(…) Gli obiettivi sono chiari. «Bisogna creare quanto prima una struttura autonoma per la lingua friulana a Udine – rafforzando la sede del capoluogo friulano nel suo ruolo di presidio territoriale –, con l’assegnazione di una redazione deputata alla ideazione e produzione di trasmissioni informative e programmi di approfondimento, formata da figure specializzate e professionisti di madrelingua friulana, e di dotazione tecnologica adeguata», afferma il capogruppo Moretuzzo, che assieme a Bidoli, ormai oltre due anni e mezzo fa, aveva chiesto un aggiornamento contenutistico della convenzione Stato-Rai relativa alla Regione Friuli-Venezia Giulia con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Moretuzzo e Bidoli già allora sollecitavano ulteriori impegni tra cui il riconoscimento dell’autonomia finanziaria e gestionale della sede Rai del Friuli-Venezia Giulia, funzionale al raggiungimento di una maggiore programmazione in lingua friulana conseguente anche a investimenti strutturali adeguati nella sede di Udine. Da allora, nessun cambio di passo sostanziale. (…)”

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SOSTIENI E FIRMA LA PETIZIONE LANCIATA SULLA PIATTAFORMA  CHANGE.ORG : 

(…) È una questione di giustizia e una battaglia di civiltà”, si legge nella petizione indirizzata da Diego Navarria, componente del direttivo del Patto per l’Autonomia, al presidente della Rai, Marcello Foa, alla presidente di Rai.Com, Teresa De Santis, e al sottosegretario con delega all’editoria per il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Moles, e che si può sottoscrivere sulla piattaforma change.org all’indirizzo http://chng.it/zHPxhNBX 

(…) Non ci accontentiamo più delle briciole. Il friulano ha la stessa dignità delle altre lingue minoritarie presenti nel servizio pubblico radiotelevisivo, dignità riconosciuta dalla Costituzione italiana, dalle leggi statali ed europee. È tempo che la minoranza linguistica friulana veda riconosciuti i suoi diritti, in particolare all’informazione radiofonica e televisiva nella sua lingua. È una questione di giustizia e una battaglia di civiltà.