LINGUA FRIULANA IN RAI: VONDE CJAPÂ PAL CÛL I FURLANS!

VONDE CJAPÂ PAL CÛL I FURLANS!

(…) Garantite 30 ore di trasmissioni televisive all’anno su RAI3 bis e confermata e rafforzata la produzione radiofonica che passa da 90 a 120 ore  (…):

https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2020/09/fvg-piu-friulano-in-rai-c7b85982-73c4-406a-a2d9-828a30f086d3.html

E di fronte a questi MISERI risultati, c’è anche chi si dichiara soddisfatto come il Sindaco di Udine, Pietro Fontanini, il Presidente dell’ARLeF  Eros Cisilino e il Presidente del Consiglio regionale  Piero Mauro Zanin……. 

VERGOGNAITSI!!

DOMANDE:

  1. quante sono le ore radiotelevisive garantite dalla RAI alla minoranza linguistica slovena (circa 50 mila cittadini in tutto) della nostra regione?
  2. quante sono le ore radiotelevisive garantite dalla RAI alla minoranza linguista ladina (circa 20.000 cittadini in tutto) delle provincie di Trento e Bolzano?
  3. quante sono le ore radiotelevisive garantite dalla RAI alla minoranza linguistica tedescofona della provincia di Bolzano (circa 300.000 cittadini)?

In regione noi friulanofoni siamo ben 6oo.000 e dobbiamo accontentarci di questa MISERIA di 30 ore ANNUALI televisive sul canale  RAI3bis (ossia… DUE ORE AL MESE!!!!)  e 120 ore ANNUALI in radio…..

E c’è pure chi ha il coraggio
di esultare!!!

VERGOGNAITSI!!

 

E’ FINITA L’EPOCA DEL “ALC AL E’ ALC E NUIE AL E’ NUIE” !!!!

I DIRITTI LINGUISTICI DEI FRIULANI NON SONO INFERIORI A QUELLI DELLA MINORANZA LINGUISTICA SLOVENA, LADINA O TEDESCOFONA DELLA PROVINCIA DI BOLZANO!!

Quando una sede “RAI AUTONOMA” a UDINE per  le trasmissioni  in lingua friulana? E’ un sacrosanto diritto della minoranza linguistica friulana!

Leggi anche:

https://www.ilfriuli.it/articolo/politica/fondi-al-friulano-e-scontro-politico/3/227886

NON CI ACCONTENTIAMO PIU’ DELLE BRICIOLE!!

 

“FRIULI-VENEZIA GIULIA STRADE”: PERCHE’ LA REGIONE NON HA VIGILATO SU QUESTA SOCIETA’ PUBBLICA E HA PERMESSO LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI LINGUISTICI DEI FRIULANI?

“Friuli-Venezia Giulia Strade” è una “creatura” regionale creata e  imposta dall’allora Presidente di regione Riccardo Illy quando il Governo centrale ha ceduto alla regione la quasi totalità delle strade regionali gestite dall’ANAS.  Una società regionale a cui poi la ex-Presidente di regione Debora Serracchiani ha affidato la gestione di tutta le rete stradale provinciale quando ha avuto la splendida (SIC!!) idea di cancellare le Provincie dal nostro Statuto di autonomia (è l’unica regione in Italia ad essere priva delle Provincie…).

Il risultaTo? 

Sicuramente un disastro per la minoranza linguistica storica friulana che ha visto – nei fatti – cancellato da questa società regionale il suo diritto costituzionale ai cartelli stradali bilingui (italiano-friulano), diritto prima rispettato dalle province.

La politica regionale? Avrebbe dovuto vigilare……ma non lo ha MAI  fatto!! 

Di seguito pubblichiamo l’ottima lettera a firma dell’amico Remo Brunetti, che ringraziamo per averci concesso la pubblicazione del suo scritto, inviata a tutti i Consiglieri regionali e alla Stampa locale l’8 settembre 2020,  e in cui viene denunciata la sistematica non attuazione da parte della società regionale “Friuli-Vg Strade” sia della L. 482/99 che della legge regionale 29/2007 relativamente al bilinguismo visivo.  Per giustificare la non applicazione delle leggi citate questa società risulta abbia trovato un cavillo giuridico del tutto risibile che, a nostro parere, non tiene conto della CHIARISSIMA “volontà” del legislatore regionale (interpretazione autentica) che ha approvato la L.r.29/2007.  Gravissimo che la politica regionale non abbia mai obbligato – così ci risulta – questa società regionale a capitale interamente pubblico, ossia finanziata soprattutto con i soldi dei cittadini friulani, a rispettare i diritti linguistici della minoranza linguistica friulana. 

………………………….

Testo della lettera a firma di Remo Brunetti inviata a tutti i Consiglieri regionali e alla Stampa locale: 

“OGGETTO: Il Friuli-Venezia Giulia Strade deve rispettare le norme di legge anche per il passato

Recentemente, all’interrogazione scritta a risposta immediata n°421, formalizzata dal consigliere Bidoli, dove si chiedeva se F-VG Strade garantirà il bilinguismo sulle strade di sua competenza, veniva risposto che “da oggi, venendo meno i dubbi interpretativi a seguito della modifica apportata nel 2019 dal Consiglio regionale all’art. 10 della L. r. 29/2007, questa società installerà su tutti i lavori di nuova costruzione la segnaletica stradale bilingue sulla rete di competenza e in concomitanza della sostituzione a causa di degrado e vetustà.”.
Vorrei tuttavia fare presente che bisogna provvedere non solo a far rispettare la legge regionale 29\2007 che con la scusa di cavilli giuridici fino ad ora questa società ha violato. Ma anche a porre mano ai casi dove in passato F-VG Strade ha tolto la segnaletica stradale bilingue per rimettere al suo posto quella italiana. Uno di questi casi, è accaduto a Osoppo, nel 2009. Quell’anno, Fvg Strade aprì il cantiere di un nuovo incrocio che doveva collegare il ponte di Braulìns con due strade. La strada provinciale del Rivellino, che portava a Osoppo, oggi denominata Via Volontari della Libertà, e via Cavazzo che porta a Gemona. La ex strada provinciale del Rivellino, come tutte le strade provinciali, era dotata di segnaletica bilingue. In prossimità del ponte di Braulins vi era infatti, messo con soldi pubblici, un cartello bilingue che mostrava la direzione per Tolmezzo e per Gemona. Per effettuare i lavori, F-VG Strade tolse non solo questo cartello, ma anche altri due che indicavano la località Pineta\Pinade. Alle proteste del comune di Osoppo, i due cartelli che indicavano la località Pineta\Pinade vennero posti su delle stradine laterali. Quanto al cartello bilingue di indicazione per Tolmezzo e Gemona, F-VG Strade si impegnò a rimetterlo al termine dei lavori, ma a tutt’oggi questa promessa non è stata mantenuta e infatti è presente solo un cartello in italiano.

Chiarito ogni equivoco, ricordando che F-VG Strade ha un obbligo di legge che vale tuttora anche per il passato, e non solo per i nuovi cantieri, con la presente richiedo che F-VG Strade rimetta i cartelli bilingui italiano\friulano dove li ha in maniera non opportuna tolti in violazione di legge (Legge 482\99 e l.r. 29\2007) sostituendoli con cartelli stradali monolingui (solo in italiano). E’ un diritto della minoranza linguistica friulana che va rispettato. Riservandomi di ricorrere, con altri, alle vie legali nell’ipotesi del non ripristino dei cartelli bilingui (italiano\friulano) sostituiti in passato con cartelli esclusivamente in lingua italiana, porgo cordiali saluti.

Remo Brunetti – Cavazzo

………….

La lettera di Remo Brunetti è stata pubblicata sul quotidiano Il Messaggero Veneto (Udine) il 9 settembre 2020 a pagina 38 – Rubrica “Lettere” .

La lettera di Remo Brunetti è stata pubblicata sul settimanale “La Vita Cattolica” (Ud) il 23 settembre 2020, Rubrica “Ditelo voi”, a pagina 26.

 

 

 

FVG STRADE SPA, CAVILLI GIURIDICI E DIRITTI LINGUISTICI.

Pur essendo, a nostro avviso, la ratio della legge regionale 29/2007, art. 10 (tutela lingua friulana)ante modifica (vedi nota 4),  chiarissima, pare che FVG Strade avesse qualche dubbio interpretativo sui diritti linguistici della minoranza linguistica friulana relativamente al diritto al bilinguismo visivo anche sulle strade  in quanto nell’art. 10 sopra citato si usava l’espressione “cartellonistica stradale”.

Recitava così l’art. 10 della L.r. 29/2007 al punto 3, ante modifica del 2019:
Cartellonistica  in lingua friulana

3 – Nel territorio delimitato ai sensi dell’articolo 3, comma 1, la cartellonistica stradale reca i toponimi anche in lingua friulana, secondo le modalità previste dall’articolo 11.”

L’assessore regionale competente interrogato recentemente per iscritto su questo diritto dei Friulani, diritto che risulta fino ad ora non rispettato dalla società regionale Friuli-Venezia Giulia Strade SPA, così risulta aver risposto per iscritto alI’“Interrogazione a risposta immediata n. 421”:

  1. fino a poco tempo fa (prima dell’approvazione dell’art. 17 della  L.r. 20/2019 entrata in vigore il 21 novembre 2019) questa società regionale risulta aver avuto dubbi interpretativi sull’art. 10 della L.R. 29/2007, comma 3, in quanto risultava scritto in legge “cartellonistica”, anziché “segnaletica” stradale.
  2. da oggi, venendo meno i dubbi interpretativi a seguito della modifica apportata nel 2019 dal Consiglio regionale all’art. 10 della L. r. 29/2007, questa società installerà su tutti i lavori di nuova costruzione la segnaletica stradale bilingue sulla rete di competenza e in concomitanza della sostituzione a causa di degrado e vetustà.

DOMANDA: La norma 3. Nel territorio delimitato ai sensi dell’articolo 3, comma 1, la cartellonistica stradale reca i toponimi anche in lingua friulana, secondo le modalità previste dall’articolo 11.”, lasciava spazio a varie interpretazioni o siamo in presenza di un “cavillo” giuridico, una mera scusa per non assolvere un obbligo di legge? Noi propendiamo per la tesi  del “cavillo giuridico”.  

Con la modifica apportata dal Consiglio regionale con  l’art. 17 della L.r. 20/2019, pare essere stato risolto ogni dubbio interpretativo.

Possiamo finalmente sperare che la società regionale FVG STRADE S.P.A. installi nel territorio friulanofono, cartelli stradali bilingui italiano-friulano o si troveranno altri cavilli per negare questo sacrosanto diritto linguistico alla minoranza linguistica storica friulana?

Ricordiamo che i friulani sono l’85% della popolazione regionale e pagano regolarmente le tasse e le imposte, oltre che essere stati riconosciuti con la L. 482/99 MINORANZA LINGUISTICA STORICA in attuazione all’art. 6 Cost. 

Il nostro dubbio è più che lecito considerati i precedenti, ma i friulani faranno ottima guardia controllando personalmente” ogni nuovo cartello stradale installato nel loro territorio da FVG Strade SPA e denunciando “pubblicamente” ogni non rispetto dei loro diritti linguistici!

PER NON DIMENTICARE:

http://comitat-friul.blogspot.com/2017/09/cartellonistica-stradale-bilingue-e-fvg.html

http://www.udinetoday.it/politica/segnaletica-plurilingue-friulano-sloveno-bocciato-emendamento-consiglio-regionale.html

Ricordiamo agli smemorati:

“Allegato alla Delibera n. 997 del 1 giugno 2016
Piano delle priorità di intervento di cui all’art. 26 della L.R. 18 dicembre 2007, n.29 – anno 2016 (*)

Promuovere il bilinguismo visivo nelle strade del territorio regionale
3.1.2.
Cartellonistica  FVG Strade
Attività diretta di progressiva sostituzione cartellonistica –  Con fondi propri dell’Ente – Promuovere il bilinguismo visivo nelle strade del territorio regionale”

REFERENDUM COSTITUZIONÂL – MINORANCE NAZIONÂL FURLANE DISCRIMINADE!!

Convocazione dei Comizi per il Referendum Costituzionale del 29 marzo 2020 (ora rinviato): perché il Ministero discrimina i friulani?

REFERENDUM COSTITUZIONALE – CONVOCAZIONE  COMIZI
COMUNE DI FAEDIS – manifesto  in lingua slovena

REFERENDUM COSTITUZIONALE – CONVOCAZIONE  COMIZI
COMUNE DI FAEDIS – manifesto  in lingua italiana

PERCHE’ MANCA LA MODULISTA MINISTERIALE IN LINGUA FRIULANA NEI COMUNI FRIULANOFONI?

Il Comune di Faedis, in attuazione alla L. 482/99,  ha dichiarato la presenza nel suo territorio comunale sia della minoranza linguistica slovena che della minoranza linguistica friulana.

La regione autonoma Friuli – V.G. in occasione delle consultazioni regionali e locali di attribuzione regionale da decenni sta adottando la corretta prassi di pubblicare anche in lingua friulana tutti gli avvisi elettorali diretti al pubblico nell’ambito territoriale legalmente zonizzato per la friulanofonia.

La Corte Costituzionale della Repubblica Italiana, nella sua sentenza 215/13 ha affermato la fondamentale regola della parità di trattamento fra tutti i 12 gruppi linguistici legalmente riconosciuti dalla L.482/99, friulanofoni compresi, indipendentemente dall’esistenza di uno Stato straniero di riferimento e ha considerato incostituzionale ogni discriminazione e differenza di trattamento.

Perché la modulistica ministeriale non rispetta né la Costituzione Italiana, né la L. 482/99, né le sentenze della Corte Costituzionale e non prevede anche la modulistica in lingua friulana? Idem la modulistica in lingua tedesca?

Privati cittadini friulani hanno già denunciato “in via formale” al Ministero la discriminazione incostituzionale sopra descritta a danni della minoranza linguistica friulana (discriminazione incostituzionale e non accettabile), sollecitando – anche nella lingua friulana –  la stampa della  modulistica ministeriale relativa al Referendum Costituzionale anno 2020  (di cui nel Post abbiamo incollato le recentissime fotografie effettuate in Comune di Faedis)  e a tutte le altre future consultazioni politiche, europee, referendarie di attribuzione statale e competenza ministeriale.

Il Presidente Massimiliano Fedriga, la Giunta regionale, i Consiglieri regionali e i parlamentari eletti in Friuli, ritengono di intervenire ufficialmente presso il Ministero con una loro nota di protesta e facendo pressione per la rimozione della discriminazione? O ritengono importante solo ciò che riguarda Trieste?

Quando verrà posto fine in Regione alla discriminazione della minoranza nazionale friulana?

Pari denunciata discriminazione sta subendo anche la minoranza linguistica germanica che vive in regione…

 

“PREDIS” un film di Massimo Garlatti-Costa, di no pierdi!

UN FILM DI NO PIERDI!!

 

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Immagine tratta dal sito del Comitato 482.

Le precedenti proiezioni hanno esaurito tutti i posti a disposizione.

PREDIS, LA NAZIONE NEGATA
La programmazione è a cura dell’Associazione Visioni d’Insieme – Rassegna del Circuito Cinema FVG, Cineteca del Friuli, Cinema David di Tolmezzo e il C.E.C. di Udine.

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