INGLÊS – di William Cisilino

https://arlef.it/it/progetti/friulano-a-scuola/

Dîs di sì al furlan a scuole PAR TO FI!

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INGLÊS

(s.m) Lenghe dal grup gjermanic ocidentâl

di William Cisilino 

Il Siôr CULOS di Cjasarse al à scrit une letare sul gjornâl di îr (Messaggero Veneto 22.1.2022 n.d.r.) par lamentâ la publicazion di un articul dulà che si invide a aderî al insegnament dal furlan a scuele (lu fâs za il 76% dai gjenitôrs). La motivazion e je une vore origjinâl e no le vevin propite mai sintude: impen che insegnâ il furlan, si varès di insegnâ l’inglês. Chest, par vie che il furlan lu capissin dome in 900.000 di lôr.

Ma, se il probleme al è chest, parcè no insegnâ il cinês, che lu fevelin in 1,12 miliarts di lôr? E parcè no al puest dal talian, che lu fevelin dome in 60 milions? Parcè che, se il metro a àn di sei i numars, i vûl coerence. Se no, al vûl dî che lis resons a son altris, e alore al è dut un altri discors!

 

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La redazione del Blog ringrazia il dr. William Cisilino, per averci concesso la pubblicazione della sua breve ma efficace risposta alla lettera del Signor Egidio Culos di Casarsa della Delizia, pubblicata dal Messaggero Veneto – sabato 22.1.2022 – rubrica “LE LETTERE”.

Che la FRIULANOFOBIA sia una malattia inguaribile?  E’ così difficile rispettare i diritti linguistici delle minoranze linguistiche, friulani inclusi, ed evitare di inventarsi argomentazioni del tutto assurde, false e perfino ridicole per negare diritti umani riconosciuti perfino dall’ONU?

Comitato per l’autonomia e il  rilancio del Friuli 

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Articolo di Franco Finco, pubblicato su «La Patrie dal Friûl» nr. 10-2009

SE SAI IL FRIULANO IMPARI L’INGLESE !

https://arlef.it/app/uploads/progetti/se-sai-il-friulano-impari-linglese_finco_la-patrie-dal-friul.pdf

Il Friuli goriziano ( e ex- austriaco) non può cancellare la sua friulanità passata e presente.

 

Il “Friuli ex-austriaco” ( e prima del 1500 patriarchino),  che si è cercato di cancellare nel nome e nella storia millenaria, con l’ottocentesca invenzione “Venezia Giulia” e con la recentissima  invenzione “Isontino” ,  non può dimenticare il ruolo fondamentale che la lingua e la cultura friulana  hanno avuto e hanno ancora, in questo territorio. L’italianità è arrivata solo dopo il 1918, prima in questo territorio si parlava quasi esclusivamente in friulano e in sloveno…. e non esistevano gli attuali confini Italia/Slovenia! 

Così riporta il giornalista Matteo Femia in un articolo a sua firma  pubblicato sul quotidiano Il Messaggero Veneto (Udine)  il 14 agosto 2021:

“La friulanità diventi tema centrale tra gli argomenti da trattare in vista  dell’appuntamento con la capitale della cultura 2025”. A  lanciare la proposta da Cormons, dove si sono incontrati l’altra sera in Enoteca proprio per tracciare una linea comune sull’argomento, sono il sindaco Roberto Felcaro e il presidente del Gect Paolo Petiziol”

(…..) e poi il giornalista  prosegue riportando le parole del Sindaco di Cormons Roberto Felcaro:

«La ricchezza di questa porzione di territorio è data proprio dalla molteplicità di culture e lingue: ci sono influenze slovene, friulane, austriache. Tutto questo è un plus per noi, che ci eleva. Ora dobbiamo essere bravi a farci notare dal mondo in tutte le nostre molteplici peculiarità: siamo sempre stati un popolo umile e riservato, ma noi friulani ora abbiamo il dovere di farci conoscere di più anche attraverso la vetrina di Gorizia/Nova Gorica 2025. È giusto che il mondo della friulanità abbia tutti gli spazi che merita in un contesto internazionale del genere».

Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto e testo

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Dimenticare la lingua friulana e la friulanità del Friuli goriziano (ex-austriaco) significa VIOLENTARE LA STORIA E LA CULTURA DI QUESTO TERRITORIO.  E’ troppo chiederne il rispetto?

Un plauso al Sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, e al Presidente del Gect, Paolo Petiziol, per la loro chiara e ferma presa di posizione.