Il Friuli può accettare il costo economico dell’inefficienza sanitaria? COMUNICATO STAMPA

 

COMITATO PER L’AUTONOMIA E IL RILANCIO DEL FRIULI

Comunicato stampa

1 febbraio 2024

Il Friuli può accettare il costo economico dell’inefficienza sanitaria?

Ogni giorno i social friulani sono pieni di lamentele relative alla sanità regionale per i tempi di attesa per le varie prestazioni che arrivano fino al 2025 ovvero per essersi sentiti dire, a gennaio, che le agende di prenotazione sono chiuse.

Grave la situazione nei prontosoccorso, e ormai anche il privato convenzionato ha tempi che si dilatano favorendo ovviamente la prestazione a pagamento, per chi può permettersela; per non parlare del fatto di dover poi andare da un capo all’altro del Friuli, da Amaro a San Giorgio, da Manzano a Monfalcone.

Tempi un po’ più brevi a Trieste, per chi vuol fare oltre 150 km tra andata e ritorno con i conseguenti costi di benzina, autostrada, tempo, ecc.ecc.

Nel frattempo si lascia collassare e si chiude un reparto di maternità tra i migliori come quello di san Vito al Tagliamento che segue analoghe chiusure degli anni passati, da Gemona a Palmanova.

Ma quanto costa all’economia familiare e complessiva del Friuli il peregrinare da una parte all’altra del nostro territorio da parte delle future madri in termini di tempo, benzina, disponibilità di accompagnatori, ecc.? E quanto incidono queste difficoltà sulla decisione di fare figli?

La situazione, purtroppo, è analoga in mille altre situazioni che riguardano lavoratrici e lavoratori costretti a prolungare le assenze dal lavoro o a rinviare controlli col conseguente peggioramento delle patologie e quindi con aggravio di costi per i datori di lavoro e tutto il sistema previdenziale.

Il Friuli poteva contare su un sistema sanitario di eccellenza e attraeva anche pazienti da altre regioni; ora i friulani peregrinano dal Veneto (a carico della nostra Regione che paga l’assistenza ad un sistema sanitario evidentemente più efficiente, ed è tutto dire…) alla Lombardia spesso a spese proprie pur di avere una risposta ed il problema ci pare non tanto di scelta ideologica nel favorire il privato al posto di un sistema sanitario pubblico ma nell’organizzazione complessiva del sistema che, pur garantendo eccellenze in alcuni settori, risulta ormai inefficiente anche per lo sviluppo dell’economia del Friuli.

Il Presidente
Paolo Fontanelli