GIRO D’ITALIA – TAPPA AL SANTUARIO DI MONTE LUSSARI:
era proprio necessario spettacolarizzare così il Giro d’Italia?
RICEVIAMO DA “WWW.NONSOLO CARNIA.INFO”
E PUBBLICHIAMO
“(…) Le sotto firmate associazioni avevano a suo tempo espresso la loro contrarietà alla tappa del giro d’Italia sul Monte Lussari. Non certo per contrarietà al ciclismo, anche agonistico, ma per le caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche e religiose del Monte Lussari. Il bisogno di spettacolarizzazione, tipico del tempo che stiamo vivendo, cerca di andare sempre “oltre” e raggiungere mete sempre più ambiziose, spesso vulnerabili, guidate dalla sola bussola del business.Con molti sostenitori e sponsor.
Prendiamo atto che la tappa si farà, salvo cattivo tempo che potrà creare problemi di sicurezza sul tracciato per ciclisti e spettatori. Naturalmente facciamo il tifo che tutto si svolga nel migliore dei modi. (….)”
(articolo pubblicato sul quotidiano on line FRIULISERA.IT)
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Siano sicuri che il Giro d’Italia (ciclistico) porti visibilità turistica al Friuli? Chi segue le riprese televisive delle tappe del Giro d’Italia, sa perfettamente che le riprese inquadrano quasi esclusivamente la corsa ciclistica e i ciclisti in fuga e quasi nulla il territorio. Oltre agli strafalcioni storici e geografici che i giornalisti sportivi che commentano la tappa spesso si fanno sfuggire……
Altro sono le riprese televisive del “giro di Francia” dove il territorio attraversato fa da cornice alla corsa con riprese televisive che riprendono il territorio…..e non solo i ciclisti in fuga o in gruppo.
“Firma per dire NO all’arrivo di tappa sul Lussari e per dire SÌ al completamento della ciclovia Alpe Adria.La petizione rimarrà aperta fino all’otto di settembre e le firme verranno trasmesse agli Enti coinvolti nella decisione e ai principali portatori di interesse”.
Il Monte Lussari è un gioiello d’incomparabile bellezza, da qui l’occhio può ammirare uno stupendo scenario naturale di cime svettanti e maestose.
Oltre ad essere luogo d’interesse naturalistico, esso è anche un Santuario, il Santuario che accomuna il ceppo etnico slavo, italiano e tedesco. Già nel 16° secolo il Monte era meta di pellegrinaggi dei tre popoli; oggi esso può indubbiamente venir considerato un Santuario europeo.
(…) Nel 1960 venne celebrato il 6° centenario del Santuario (…).
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E’ mai possibile che nella regione Friuli-Venezia Giulia non si riesca a rispettare neppure un importante simbolo storico e religioso con alle spalle 600 anni di storia? O forse è l’ignoranza sulla storia del nostro territorio che fa compiere scelte così assurde?
E per cosa poi?Per una tappa ciclistica del Giro d’Italia che dura poche ore, si profana un borgo carico di storia, si asfalta (e si allarga?) una storica strada sterrata che da 6 secoli è percorsa a piedi dai pellegrini friulani, sloveni e austriaci…….
E non ci si inventi, come stanno facendo gli ideatori di questo disastro annunciato, che questa profanazione creerà turismo perché questo piccolo incantevole borgo costruito in funzione del Santuario 6 secoli fa, non ha bisogno di turismo di massa che finirebbe per snaturarlo e distruggerlo (facendo fuggire pellegrini e turisti….), ma di restare la preziosissima nicchia già oggi conosciutissima a livello europeo.
E neppure il ciclismo ha bisogno di “tappe assurde” che richiedono ai ciclisti sforzi atletici tali che è già tanto se tutti i corridori riescono a finire la tappa….e di emozionanti “volate” non se ne vede neppure una tanta è la fatica a causa della eccessiva pendenza! E questo sarebbe ciclismo su strada? Questo non è più sport!!
Come non essere d’accordo con l’alpinista Reinhold Messner, con lo scrittore Mauro Corona e il Presidente regionale di Legambiente Sandro Cargnelutti, sulla difesa dell’ecosistema montano. Quest’ultimo, recentemente, riferendosi anche alla tappa del Giro d’Italia del 2021 con arrivo al Santuario di Monte Lussari, ha sottolineato la non opportunità di ospitare grandi manifestazioni in luoghi così fragili.
L’aggressione alle “terre alte” con la scusa della valorizzazione del territorio non è accettabile: altre sono le forme di turismo compatibili con l’ecosistema montano. Com’è possibile far arrivare una tappa del giro d’Italia in un borgo così piccolo, ricco di storia religiosa e collocato in un ambiente così fragile?
FOTO DEL SANTUARIO DI MONTE LUSSARI CON IL SUO PICCOLO BORGO