Giro d’Italia e tappa al Santuario di Monte Lussari: lettera di più associazioni.

 

GIRO D’ITALIA – TAPPA  AL SANTUARIO DI MONTE LUSSARI:

era proprio necessario spettacolarizzare così il Giro d’Italia?

RICEVIAMO DA “WWW.NONSOLO CARNIA.INFO”

E PUBBLICHIAMO

“(…) Le sotto firmate associazioni avevano a suo tempo espresso la loro contrarietà alla tappa del giro d’Italia sul Monte Lussari. Non certo per contrarietà al ciclismo, anche agonistico, ma per le caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche e religiose del Monte Lussari. Il bisogno di spettacolarizzazione, tipico del tempo che stiamo vivendo, cerca di andare sempre “oltre” e raggiungere mete sempre più ambiziose, spesso vulnerabili, guidate dalla sola bussola del business. Con molti sostenitori e sponsor.
Prendiamo atto che la tappa si farà, salvo cattivo tempo che potrà creare problemi di sicurezza sul tracciato per ciclisti e spettatori. Naturalmente facciamo il tifo che tutto si svolga nel migliore dei modi. (….)”

CONTINUA nella lettura:

http://www.nonsolocarnia.info/lettera-di-piu-associazioni-sulla-tappa-del-giro-sul-lussari-ed-altre-considerazioni-nel-merito/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=giro-d-italia-q

 

Raccolta firme di gruppi ambientalisti contro il Giro d’Italia sul Lussari: troppo pesante l’impatto delle infrastrutture

 

Raccolta firme di gruppi ambientalisti contro il Giro d’Italia sul Lussari: troppo pesante l’impatto delle infrastrutture

(articolo pubblicato sul quotidiano on line FRIULISERA.IT)

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Siano sicuri che il Giro d’Italia (ciclistico) porti visibilità turistica al Friuli? Chi segue le riprese televisive delle tappe del Giro d’Italia, sa perfettamente che le riprese inquadrano quasi esclusivamente la corsa ciclistica e i ciclisti in fuga e quasi nulla il territorio.  Oltre agli strafalcioni storici e geografici che i giornalisti sportivi  che commentano la tappa spesso si fanno sfuggire……

Altro sono le riprese televisive del “giro di Francia” dove il territorio attraversato fa da cornice alla corsa con riprese televisive che riprendono il territorio…..e non solo i ciclisti in fuga o in gruppo.

E non è ora di smetterla con la “spettacolarizzazione” del ciclismo su strada con salite al limite dello sforzo fisico atletico (“quando inizi a scalare lo Zoncolan più che pensare a vincere, vuoi solo che finisca”) per ritornare ad un “ciclismo dal volto umano”?

Firma per dire NO all’arrivo di tappa sul Lussari e per dire SÌ al completamento della ciclovia Alpe Adria. La petizione rimarrà aperta fino all’otto di settembre e le firme verranno trasmesse agli Enti coinvolti nella decisione e ai principali portatori di interesse”.

https://www.change.org/p/no-all-arrivo-di-tappa-del-giro-d-italia-2023-sul-monte-lussari?recruiter=454196682&recruited_by_id=26bb1a50-aaef-11e5-93b0-33241cb2f621&ut

 

 

NEL 2021 IL SANTUARIO DI MONTE LUSSARI SARA’ PROFANATO DA UNA TAPPA CICLISTICA DEL GIRO D’ITALIA?

Dal sito regionale di PromoTurismoFVG:

Il Monte Lussari è un gioiello d’incomparabile bellezza, da qui l’occhio può ammirare uno stupendo scenario naturale di cime svettanti e maestose.

Santuario

Oltre ad essere luogo d’interesse naturalistico, esso è anche un Santuario, il Santuario che accomuna il ceppo etnico slavo, italiano e tedesco. Già nel 16° secolo il Monte era meta di pellegrinaggi dei tre popoli; oggi esso può indubbiamente venir considerato un Santuario europeo.

(…) Nel 1960 venne celebrato il 6° centenario del Santuario (…).
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E’ mai possibile che  nella regione Friuli-Venezia Giulia non si riesca a rispettare neppure un importante simbolo storico e religioso con alle spalle 600 anni di storia? O forse è l’ignoranza sulla storia del nostro territorio che fa compiere scelte così assurde?

E per cosa poi? Per una tappa ciclistica del Giro d’Italia che dura poche ore, si profana un borgo carico di storia, si asfalta (e si allarga?) una  storica strada sterrata che da 6 secoli è percorsa a piedi dai pellegrini friulani, sloveni e austriaci…….

E non ci si inventi, come stanno facendo gli ideatori di questo disastro annunciato, che questa profanazione creerà turismo perché questo piccolo incantevole borgo costruito in funzione del Santuario 6 secoli fa, non ha bisogno di turismo di massa che finirebbe per snaturarlo e distruggerlo (facendo fuggire pellegrini e turisti….), ma di restare la preziosissima nicchia  già oggi conosciutissima a livello europeo.

E neppure il ciclismo ha bisogno di “tappe assurde” che richiedono ai ciclisti sforzi atletici tali  che è già tanto se tutti i corridori riescono a finire la tappa….e di emozionanti “volate” non se ne vede neppure una tanta è la fatica a causa della eccessiva pendenza! E questo sarebbe ciclismo su strada? Questo non è più sport!!

Come non essere d’accordo  con l’alpinista Reinhold Messner, con lo scrittore Mauro Corona e il Presidente regionale di Legambiente  Sandro Cargnelutti, sulla difesa dell’ecosistema montano.  Quest’ultimo,  recentemente, riferendosi anche alla tappa del Giro d’Italia del 2021 con arrivo al Santuario di Monte Lussari, ha sottolineato  la non opportunità di ospitare grandi manifestazioni in luoghi così fragili.

 L’aggressione alle “terre alte” con la scusa della valorizzazione del territorio non è accettabile: altre sono le forme di turismo compatibili con l’ecosistema montano. Com’è possibile far arrivare una tappa del giro d’Italia in un borgo così piccolo, ricco di storia religiosa e collocato in un ambiente  così fragile?

FOTO DEL SANTUARIO DI MONTE LUSSARI
CON IL SUO  PICCOLO BORGO

Foto di Giuliano Zelco

 GIU’ LE MANI
DAL SANTUARIO DI MONTE LUSSARI!!