“FRIULI-VENEZIA GIULIA STRADE”: PERCHE’ LA REGIONE NON HA VIGILATO SU QUESTA SOCIETA’ PUBBLICA E HA PERMESSO LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI LINGUISTICI DEI FRIULANI?

“Friuli-Venezia Giulia Strade” è una “creatura” regionale creata e  imposta dall’allora Presidente di regione Riccardo Illy quando il Governo centrale ha ceduto alla regione la quasi totalità delle strade regionali gestite dall’ANAS.  Una società regionale a cui poi la ex-Presidente di regione Debora Serracchiani ha affidato la gestione di tutta le rete stradale provinciale quando ha avuto la splendida (SIC!!) idea di cancellare le Provincie dal nostro Statuto di autonomia (è l’unica regione in Italia ad essere priva delle Provincie…).

Il risultaTo? 

Sicuramente un disastro per la minoranza linguistica storica friulana che ha visto – nei fatti – cancellato da questa società regionale il suo diritto costituzionale ai cartelli stradali bilingui (italiano-friulano), diritto prima rispettato dalle province.

La politica regionale? Avrebbe dovuto vigilare……ma non lo ha MAI  fatto!! 

Di seguito pubblichiamo l’ottima lettera a firma dell’amico Remo Brunetti, che ringraziamo per averci concesso la pubblicazione del suo scritto, inviata a tutti i Consiglieri regionali e alla Stampa locale l’8 settembre 2020,  e in cui viene denunciata la sistematica non attuazione da parte della società regionale “Friuli-Vg Strade” sia della L. 482/99 che della legge regionale 29/2007 relativamente al bilinguismo visivo.  Per giustificare la non applicazione delle leggi citate questa società risulta abbia trovato un cavillo giuridico del tutto risibile che, a nostro parere, non tiene conto della CHIARISSIMA “volontà” del legislatore regionale (interpretazione autentica) che ha approvato la L.r.29/2007.  Gravissimo che la politica regionale non abbia mai obbligato – così ci risulta – questa società regionale a capitale interamente pubblico, ossia finanziata soprattutto con i soldi dei cittadini friulani, a rispettare i diritti linguistici della minoranza linguistica friulana. 

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Testo della lettera a firma di Remo Brunetti inviata a tutti i Consiglieri regionali e alla Stampa locale: 

“OGGETTO: Il Friuli-Venezia Giulia Strade deve rispettare le norme di legge anche per il passato

Recentemente, all’interrogazione scritta a risposta immediata n°421, formalizzata dal consigliere Bidoli, dove si chiedeva se F-VG Strade garantirà il bilinguismo sulle strade di sua competenza, veniva risposto che “da oggi, venendo meno i dubbi interpretativi a seguito della modifica apportata nel 2019 dal Consiglio regionale all’art. 10 della L. r. 29/2007, questa società installerà su tutti i lavori di nuova costruzione la segnaletica stradale bilingue sulla rete di competenza e in concomitanza della sostituzione a causa di degrado e vetustà.”.
Vorrei tuttavia fare presente che bisogna provvedere non solo a far rispettare la legge regionale 29\2007 che con la scusa di cavilli giuridici fino ad ora questa società ha violato. Ma anche a porre mano ai casi dove in passato F-VG Strade ha tolto la segnaletica stradale bilingue per rimettere al suo posto quella italiana. Uno di questi casi, è accaduto a Osoppo, nel 2009. Quell’anno, Fvg Strade aprì il cantiere di un nuovo incrocio che doveva collegare il ponte di Braulìns con due strade. La strada provinciale del Rivellino, che portava a Osoppo, oggi denominata Via Volontari della Libertà, e via Cavazzo che porta a Gemona. La ex strada provinciale del Rivellino, come tutte le strade provinciali, era dotata di segnaletica bilingue. In prossimità del ponte di Braulins vi era infatti, messo con soldi pubblici, un cartello bilingue che mostrava la direzione per Tolmezzo e per Gemona. Per effettuare i lavori, F-VG Strade tolse non solo questo cartello, ma anche altri due che indicavano la località Pineta\Pinade. Alle proteste del comune di Osoppo, i due cartelli che indicavano la località Pineta\Pinade vennero posti su delle stradine laterali. Quanto al cartello bilingue di indicazione per Tolmezzo e Gemona, F-VG Strade si impegnò a rimetterlo al termine dei lavori, ma a tutt’oggi questa promessa non è stata mantenuta e infatti è presente solo un cartello in italiano.

Chiarito ogni equivoco, ricordando che F-VG Strade ha un obbligo di legge che vale tuttora anche per il passato, e non solo per i nuovi cantieri, con la presente richiedo che F-VG Strade rimetta i cartelli bilingui italiano\friulano dove li ha in maniera non opportuna tolti in violazione di legge (Legge 482\99 e l.r. 29\2007) sostituendoli con cartelli stradali monolingui (solo in italiano). E’ un diritto della minoranza linguistica friulana che va rispettato. Riservandomi di ricorrere, con altri, alle vie legali nell’ipotesi del non ripristino dei cartelli bilingui (italiano\friulano) sostituiti in passato con cartelli esclusivamente in lingua italiana, porgo cordiali saluti.

Remo Brunetti – Cavazzo

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La lettera di Remo Brunetti è stata pubblicata sul quotidiano Il Messaggero Veneto (Udine) il 9 settembre 2020 a pagina 38 – Rubrica “Lettere” .

La lettera di Remo Brunetti è stata pubblicata sul settimanale “La Vita Cattolica” (Ud) il 23 settembre 2020, Rubrica “Ditelo voi”, a pagina 26.