“Finalmente è quasi finito l’anno dantesco” di Laura Matelda Puppini

 

Io credo che sia ora di finirla di dedicare anni interi ad una persona od un evento, perchè non credo sia questo un modo intelligente di fare cultura.

Laura Matelda Puppini

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Gentilissimi, quando ho visto che l’Ifsml, l’Anpi e molti altri facevano incontri su Dante, mi sono chiesta se fosse cosa culturalmente valida che una associazione che di altro si interessa, dovesse parlare dell’Alighieri. E poi, come ci sentivamo noi quando vi propinavano la Comedia, magari dimenticando Saba, Quasimodo ed Ungaretti ed altri? Così mi sono permessa di pubblicare l’articolo che vi propongo, anche perchè è ora di finirla con gli anni monotematici, che paiono l’ultima moda, ma non certo proficua neppure per chi vien ricordato o l’evento messo in evidenza, spesso con toni trionfalistici e senza approfondimenti che dicasi tali. Inoltre così la continua ricerca non viene valorizzata.
Pertanto vi invito a leggere, commentare e girare ad altri interessati questo mio ultimo pezzo. Laura Matelda Puppini

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Ifsml = Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione
A.N.P.I. = Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Finalmente è quasi finito l’anno dantesco. Ma perché lo dico?

di  Laura Matelda Puppini

Inizio dicendo che questa ‘saga’ dell’Alighieri mi ha quasi nauseato, e che mi è sembrato davvero poco decoroso che Istituti ed associazioni che si occupano di altro, dall’Ifsml (1) all’Anpi (2), abbiano dovuto, pare, e se erro correggetemi, piegarsi ai voleri dell’assessora Gibelli e per forza di cose parlare del sommo poeta e delle sue opere in occasione dei 700 anni dalla sua morte.  (…)

Io ho capito qualcosa solo quando ho studiato Dante con Giuseppe Petronio all’università, leggendo pure un volume di storia della critica dantesca, e mi pareva di esser piombata in un altro modo di vedere le cose rispetto a prima, e mi era tutto più chiaro. Per questo credo che sarebbe utile risparmiare a molti giovani una lettura affrettata e pressapochista della ‘Comedia’ ma soprattutto ritengo che non si debba obbligare nessuno a parlare di Dante se non è il suo campo. (…)

LEGGI TUTTO L’ARTICOLO

 

SI CREI UN MARCHIO PER IL SOLO FRIULI ESATTAMENTE COME C’E’ IN TRENTINO!!

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Copia incolla da internet.

Il Friuli è il 95% del territorio regionale  ed è, in termini numerici,  abitato dalla seconda minoranza linguistica riconosciuta dalla Repubblica italiana (i friulani).

Che un TRIESTINO come il LEGHISTA Fedriga cerchi di cancellare la storia, l’identità, la lingua friulana  e tutte le eccellenze friulane (agroalimentare,  ambientale, architettonico, ecc. attribuendole ad una entità amministrativa inventata nel 1947 e composta dalla regione millenaria Friuli e dall’ex-territorio libero di Trieste – TLT – zona A) è sotto gli occhi di tutti.
Da quando è Presidente di regione, non ha mosso un dito per la tutela della minoranza  linguistica  friulana; non ha mosso un dito affinchè la sede RAI di Udine fosse potenziata e i friulanofoni (600.000 cittadini di questa regione) vedessero finalmente rispettati anche dalla RAI i loro diritti linguistici. Sta portanto avanti la politica triestinocentrica di cancellazione del Friuli e della sua identità, incominciando dal disconoscimento della sua esistenza con il marchio NEGAZIONISTA  “Io sono FVG”.  Marchio che utlizza sempre in ogni occasione pubblica disegnato sulla giacca e sulla mascherina anti-Covid.

Un marchio assurdo anche sotto il profilo del marketing perchè del tutto privo di attrattiva commerciale. Serve solo alla politica filo-triestina per cancellare il Friuli.

Un marchio che ora l’assessore alla cultura, la MILANESE  Tiziana Gibelli, vorrebbe imporre con il ricatto a tutto il mondo sportivo e culturale friulano che sarà obbligato ad utilizzarlo se vorrà ottenere finanziamenti regionali: una assurdità mai vista in nessuna regione italiana!!

NO  AL “MARCHIO NEGAZIONISTA”
“IO SONO FVG”

“IO SONO FVG”.  Nol rapresente il teritori, nol è origjinâl, al ofint il Friûl
cun clare volontât di scancelâlu 

SI CREI UN MARCHIO PER IL SOLO FRIULI
ESATTAMENTE COME C’E’ IN TRENTINO
GIA’  ESISTE  E CON GRANDISSIMO SUCCESSO!!

«Il “made in Friuli” è vincente in tutto il mondo, basta saperlo presentare – assicura Gianni Bravo, vulcanico promoter della friulanità nei cinque continenti –. Pochi possono vantare la cultura e la storia che stanno dietro ai nostri prodotti, fattore vincente contro l’appiattimento imposto dalla globalizzazione». (Messaggero Veneto – 21 luglio 2013 – articolo a firma di Alessandro Cesare) 

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Rimandiamo a Milano l’assessore regionale alla cultura Gibelli!! No ai ricatti alle associazioni culturali e sportive friulane.

 

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Continua l’opera DEVASTATRICE dell’assessore alla cultura regionale Tiziana Gibelli. Oggi abbiamo notizia dell’ultima grave “malefatta” di questo assessore “preso in prestito” da Milano. 

Che sia un’ottima esecutrice degli ordini di Fedriga è indubbio considerato che quest’ultimo è lo sponsor numero  uno del marchio “Io sono FVG”. Marchio che Fedriga risulta aver intenzione di imporre a ogni settore regionale. Imposizione che cancella il Friuli (il 95% del territorio regionale), calpesta  la storia della regione (meramente amministrativa e inventata nel 1947) e identità e sensibilità  storiche millenarie.     

Cosi scrivevamo il 21 settembre 2021:

No ise ore di finîle di fâ deventâ “FVG” dut chel che al è “FURLAN”? – Comitât Friûl (comitatfriul.eu)

Non bastava cancellare tutto l’agroalimentare friulano (ossia la quasi totalità dell’agroalimentare regionale) facendolo diventare un anonimo “FVG” non più legato al territorio che lo produce, ossia il Friuli, violando così ogni etica e principio del marketing.

Fino a quando noi friulani dobbiamo continuare a sopportare innaccettabili ricatti  e scelte negazioniste come l’imposizione del marchio “Io sono FVG” che cancella il 95% della regione, ossia il Friuli?

VONDE, NO?

Immagine tratta dall’articolo pubblicato sul sito del quotidiano on.line FRIULISERA.IT

Chissà se l’assessore regionale, Tiziana Gibelli, conosce questa ottima traduzione in lingua friulana – edizioni Kappa Vu – dell’INFERNO di Dante Alighieri?

 

https://www.facebook.com/Kappavuedizioni/ 

Un appuntamento straordinario!
Sabato 23 ottobre, h 20.45 – Teatro Giovanni da Udine – Udine

INFIER di Dante Alighieri

Teatri Stabil Furlan, in collaborazione con Mimesis Festival

Concerto teatrale in lingua friulana

Traduzione originale di Pierluigi Visintin – ed. Kappa Vu

Stefano Rizzardi – adattamento e voce recitante

Arno Barzan – musiche dal vivo

Commento – Paolo Patui

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Chissà se l’assessore regionale alla cultura  TIZIANA GIBELLI lo sa che la casa editrice KappaVu (Udine) ha avuto recentemente l’onore  di veder rappresentata in palcoscenico  a Udine, al teatro “Giovanni da Udine”, questa sua splendida e coraggiosa traduzione   dell’INFERNO di Dante Alighieri edita in lingua friulana?  Coraggiosa perchè purtroppo ancora troppi friulani sono analfabeti nella loro lingua, arricchendo però così la minoranza linguistica friulana che tanto deve alla Casa editrice KappaVu.

Caso Kappa Vu: è ufficiale, non solo per la Gibelli ma anche per Fedriga e la sua maggioranza la Regione è “tribunale speciale censorio”.

Tutta la nostra solidarietà alla Casa editrice Kappa Vu che tanto ha dato alla cultura friulana, italiana e internazionale con la sua piccola casa editrice: “piccola” solo perchè locata in uno spazio fisico grande quanto un appartamento,  ma grandissima per la gran mole di importante produzione editoriale pubblicata in tanti anni.