“NON SOLO CARNIA”
Riceviamo e pubblichiamo:
Quattro considerazioni criticabilissime in margine al 25 aprile 2022.
“(…) se alcuni vogliono spendere soldi italiani per inviare armi all’Ucraina, ora, e magari far crollare l’economia italiana con le sanzioni per il gas e petrolio russi che si ritorcono contro di noi, (mentre pare che la stessa Ucraina usi gas russo comperandolo da terzi acquirenti diretti, secondo il Fatto Quotidiano) io che sono una briciola insignificante non posso fare nulla, ma l’Italia faccia questo passo solo quando sa, e lo può sapere, che nessuno sul suo suolo soffre fame e freddo e non ha un tetto, e così in futuro. Perchè lo Stato italiano ha delle priorità interne prima di guardare all’estero.
Ma invece quanti poverissimi e poveri ci sono in Italia? E quanti ce ne saranno per le sanzioni alla Russia? Ed è corretto, per uno stato sovrano, lasciare affamati, al freddo, senza un tetto ed in futuro senza un lavoro (si parla, solo se si passerà a sanzionare il gas russo, se ho ben compreso, di oltre cinquecentomila posti di lavoro in meno) i propri cittadini per sostenere con armi altri, che già arma ed ha armato abbondantemente, da che si sa, l’America? E se piangiamo giustamente sulle immagini di bimbi e donne martoriate, ed accogliamo, come si deve fare, chi fugge da qualsiasi guerra, perchè qualcuno però al tempo stesso non vede se anche da noi ci sono bimbi e donne in difficoltà e che lo saranno ancor di più?
E le guerre le pagano i civili: pertanto stop alla guerra in Ucraina, non alimentiamola portandola ad una escalation. E sarebbe importante che l’Onu cercasse davvero di mediare (…)”
Laura Matelda Puppini
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Quattro considerazioni criticabilissime in margine al 25 aprile 2022. – Non solo Carnia
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21 minuti di analisi lucidissima sulla guerra in Ucraina di Vincenzo De Luca governatore della Campania.
(…) Il secondo dato oggettivo che è emerso, è che c’è una differenza di interessi tra l’America e l’Europa. La sensazione è che gli Stati Uniti abbiano un obiettivo principale: mettere in ginocchio la Russia, determinare il crollo della Russia. Probabile che sia negli interessi degli Americani. Io non credo sia nell’interesse dell’America. Non credo che possiamo immaginare un mondo unipolare, con un unico centro di comando. Dobbiamo pensare ad un mondo multipolare, se vogliamo garantire la pace. (…)
(…) L’Europa ha altri interessi. L’Europa ha interesse a lasciare ai suoi figli decenni di pace, non di tensione, non di conflitti aperti e non chiusi, ha un problema energetico che non hanno gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti non hanno un problema di gas, né un problema di petrolio, né un problema di forniture alimentari, né un problema di grano, né un problema di sicurezza. Gli Stati Uniti hanno due oceani a est e ovest; hanno a nord il Canada, a Sud il Messico. L’Europa ha i problemi in casa.
(…) L’Europa e l’Italia sono interessate al compromesso, non alla sconfitta di questo e di quello. E l’Italia, una volta tanto, anziché fare schieramento, fare la filo ucraini o la filo russi, faccia una volta tanto la filo italiani, che è la cosa che serve ai nostri figli. E per essere filo italiani e filo europei, abbiamo bisogno di creare la pace. E per creare oggi la pace, abbiamo bisogno di favorire un compromesso, alla fine del quale non ci sia nessun vincitore, ma alla fine del quale siano garantite le condizioni di sicurezza per tutti i paesi, e si avvii di nuovo una pagina di collaborazione e di dialogo fra i popoli, per quanto difficile oggi sia, ripeto, avendo i fiumi di sangue che scorrono, nella guerra preventiva fatta dalla Russia
Più passa il tempo più questo compromesso diventa difficile. Bisogna muoversi, accelerare i tempi. Questo non è interesse di altri paesi. Ma l’Europa ha interesse a chiudere subito questa tragedia.
Vincenzo De Luca».
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